Novità della riforma dell'IRES
Il D. Lgs. 12 dicembre 2003, n. 344, emanato in attuazione dell’art. 4 della Legge delega 7 aprile 2003, n. 80, ha dato vita ad una riforma volta ad armonizzare il sistema fiscale italiano a quello della maggior parte dei Paesi europei. La sempre maggiore apertura dei mercati rendeva, infatti, necessaria l’adozione di misure volte a ridurre i particolarismi derivanti dalla sostanziale diversità tra i regimi impositivi dei Paesi membri e, quindi, a rendere quanto più neutrale possibile la variabile fiscale quale elemento determinante le scelte degli operatori economici. A tal fine, il legislatore italiano ha introdotto nel nostro ordinamento istituti nuovi, omogenei a quelli adottati dagli altri Paesi europei, con l’obiettivo di eliminare ingiustificate distorsioni e, nel lungo periodo (in coerenza con gli indirizzi definiti a livello comunitario), facilitare l’adozione di un sistema fiscale unico per l’Europa. In quest’ottica, si inserisce l’introduzione della nuova disciplina dei rapporti tra la fiscalità delle società e dei soci, il consolidato nazionale e quello mondiale, nonché le altre significative misure fiscali previste dalla citata Legge delega 7 aprile 2003, n. 80. Ulteriore punto qualificante della riforma è rappresentato dalla semplificazione della struttura del prelievo, mediante l’introduzione di un sistema di tassazione ad aliquota unica. A tal proposito, l’art. 77 del nuovo Testo unico delle imposte sui redditi, in ossequio a quanto previsto dalla Legge delega, prevede l’adozione dell’aliquota del 33%, pari alla media europea.
Avvocato e professore di Diritto Tributario e Istituzioni di Diritto Tributorio all’Università di Verona
Dottore commercialista. Esercita a Verona.
Dottore commercialista. Esercita a Verona.
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