Il perturbante nella storia Le foibe
Il tema delle foibe è stato finora un terreno di occupazione politica o rimozione
della questione non permettendo così di ricostruire e comprendere
appieno una vicenda storica.
L’approccio metodologico utilizzato qui dagli autori è innovativo e i risultati
sono del tutto originali.
Mettendo assieme discipline differenti (storia, filosofia e psicoanalisi) e
origini geografiche diverse (italiane, slovene e tedesche), gli autori utilizzano
il concetto freudiano del perturbante come un prisma interpretativo e ci
aiutano a comprendere un tratto di vita nazionale nelle sue esperienze
«storiche e sociali anche nella loro dinamica inconscia, sottoponendole a
un’analisi critica».
Giampaolo Mazzara, psicologo e psicoterapeuta, svolge attività clinica individuale e di gruppo presso lo STEP (Terapia Creativa e Psicodramma). Ideatore del metodo creativo-espressivo, si occupa di progetti di formazione presso scuole, enti e aziende, nonché di interventi terapeutici in ambito riabilitativo e psichiatrico, in particolare applicando lo psicodramma a orientamento dinamico. Opera continuativamente da venticinque anni all’interno di realtà psichiatriche, utilizzando lo psicodramma sia con gruppi di pazienti adulti che con adolescenti e giovani. Conduce attività di supervisione clinica riferita al lavoro psicoterapeutico e a quello effettuato nelle realtà istituzionali.
Socio di PLAYS, istituto per la ricerca sulle tecniche attive e sullo psicodramma (Roma) e didatta presso il Corso di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto IPOD (Roma).
È autore di numerose opere fra le quali ricordiamo: L’isola felice (Omega, 1990), Per aprire la mente - psicodramma in ambiente psichiatrico - (Borla, 1994), Parole che nascono libere (Franco Angeli, 2003), Vite urlate (Franco Angeli, 2008).
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