Scrivere lettere nel XVIII Secolo
Scrivere una mail, più raramente un biglietto
o una lettera cartacea, è un’attività oggi molto comune. Esistono però regole da rispettare se si vuole che il messaggio sia recepito in modo
conforme alla nostra volontà. Comunicare per iscritto con chi è lontano da noi è, insomma,
un’arte, che per alcuni può diventare un mestiere.
Così è sempre stato anche in passato. Nel Settecento, per esempio, furono stampate
non poche opere per insegnare i segreti dell’arte di comporre una buona lettera: allo
studio di questi testi è dedicato il presente saggio. Si indagano qui pubblicazioni anche molto
diverse fra loro che, nonostante oggi siano spesso dimenticate, ebbero talvolta grande
successo nel XVIII secolo. Conduco in questo mio studio l’analisi solo di manuali e trattati di argomento epistolare scritti in volgare da autori italiani durante il XVIII secolo.
Fabio Forner, docente di Letteratura italiana all'Università degli Studi di Verona, si è occupato in particolare degli autori dell'Umanesimo, da Petrarca a Erasmo da Rotterdam, e di epistolografia settecentesca. Segretario del C.R.E.S., è socio corrispondente del Centro di studi muratoriani e socio del Centre de correspondance et de journaux des XIX et XX siècle (Brest, Francia); è componente della redazione della rivista "Studi di Erudizione e di Filologia Italiana"; fa parte del comitato scientifico della "Rivista Internazionale di ricerche dantesche" e della "Rivista di letteratura tardogotica e quatrocentesca".