Giò e Belushipan
Giò e Belushipan costruiscono un’amicizia sull’asse terracielo
con una naturalezza disarmante: abbattono le barriere
dell’incommensurabilità e mettono in relazione dimensioni
inconciliabili per natura.
I due protagonisti della fiaba creata da Antonella Bellotto
incontrano sulla scena una carrellata di personaggi un po’
stravaganti, che i piccoli lettori della scuola dell’infanzia, ai
quali il libro è indirizzato, riconosceranno ugualmente tra gli
animatori delle loro avventure notturne.
L’intreccio del sogno con il racconto dettato dalla fantasia e
la storia vera crea un groviglio che può frastornare i grandi;
i bambini invece sono in grado di dirimere ogni questione,
anche di mancata logica.
Antonella Bellotto, nata a Vicenza, ha intrapreso gli studi frequentando
il liceo artistico “Boccioni” di Valdagno (VI).
Completata la sua preparazione presso l’Accademia di Belle Arti di
Verona, si fa subito apprezzare come artista poliedrica, collaborando
con uno studio di bio-architettura, firmando bozzetti di costumi
teatrali e partecipando a lavori di restauro di alcune ville veronesi.
Da sempre presente come espositrice in numerose personali e
collettive, nel 1998 presenta varie opere con tecnica mista al
Concorso regionale vicentino della Strage del Sabato Sera, che le
valgono il primo premio.
Attualmente vive con la famiglia a Monteforte d’Alpone e presta
servizio come docente di Arte nella scuola secondaria di primo grado.