Il pensiero medievale
I mille anni che separano la fine del sistema politico del mondo antico dall’età delle grandi scoperte geografiche sono una delle più ardite e originali creazioni della civiltà occidentale. Teologia, filosofia, etica, estetica si innalzano a vette di complessità inaudite nel segno del continuo
confronto con l’eredità del mondo antico da un lato, e la certezza indubitabile per la fede costituita dalla verità rivelata dall’altro. Una verità
che l’uomo medievale, come ogni altro aspetto della sua esistenza, non può limitarsi a pensare senza anche viverla e renderla concretamente
esistente, così come Dio stesso si era incarnato in una donna
facendosi umano. È all’interno di queste tre coordinate fondamentali che si sviluppa la straordinaria avventura del pensiero medievale, della
quale il volume intende dar conto attraverso una prima parte dedicata all’analisi dei grandi temi fondamentali della filosofia del Medioevo, ed
una seconda, più tradizionale, comprendente delle schede sugli autori o le scuole di pensiero più importanti, in modo da coniugare l’esigenza
di informare, tipica del manuale, con la necessità, per la riflessione, di andare sempre al fondamento di ogni questione: perché si può fare storia della filosofia solo se non rinuncia a filosofare.
Carlo Chiurco è Professore Associato di filosofia morale e co-responsabile del Centro di ricerca “Asklepios. Filosofia, cura, trasformazione”, presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona. La sua attività di ricerca si concentra su temi etici e bioetici (la filosofia della medicina, i concetti di salute e malattia, l’etica della cura, l’etica intersoggettiva e le forme del nichilismo contemporaneo che la negano, il rapporto tra etica, violenza e sacro), il pensiero di Nietzsche, e il rapporto tra filosofia
e pittura. Nel 2020 ha vinto il bando per la ricerca di base indetto dall’Università di Verona col progetto HEALING—HEALth and Illness in Nietzsche and the Greeks.