Il modo di vivere odierno ci ha portato a perdere il contatto con noi stessi. L’uomo moderno, infatti, è sempre più condizionato da fattori esterni: non mangia più quando ha fame, ma quando è ora di pranzo; al mattino non si alza quando è riposato, ma quando è il momento di prepararsi per il lavoro. A causa di questa disconnessione dal tutto, l’uomo moderno tende a usare in modo automatico la parte sinistra del cervello, quella razionale, trascurando la destra, che è collegata alla nostra essenza più profonda, a quella piccola parte di un qualcosa di più grande che i cristiani chiamano anima e gli indù Atman.
Questa mancanza di vivere in modo totale ci porta a perdere momenti emozionali significativi della nostra vita. Ciò conduce all’alienazione, facendoci smarrire il senso di chi siamo, cosa facciamo al mondo e dove stiamo andando.

Secondo una leggenda indù, all’alba dei tempi, Shiva, la divinità più venerata in India, voleva nascondere all’uomo una parte dell’essenza del tutto in un luogo difficile da trovare, così da costringerlo a un percorso di ricerca che lo avrebbe portato a una crescita spirituale ed evolutiva. Shiva chiese consiglio alle altre divinità. Alcuni suggerirono di nasconderla sotto terra, ma Shiva rifiutò, temendo che l’uomo potesse scavare e trovarla facilmente. Altri proposero di nasconderla in fondo al mare, ma anche questa idea fu scartata, perché l’uomo avrebbe potuto tuffarsi e raggiungerla. Alla fine, Shiva decise di nasconderla dentro l’uomo stesso, nel suo cuore, un luogo dove l’uomo non avrebbe pensato di cercare subito. Cambiando solo i nomi, potremmo sostituire Shiva con Jahvè o il Grande Spirito, ma il concetto resterebbe lo stesso: per trovare il divino dobbiamo cercare dentro di noi.
In questa ricerca interiore, la divinazione con le rune può aiutarci. Oggi, avendo perso il contatto con noi stessi, non viviamo più il presente, il qui e ora; siamo proiettati verso il futuro se siamo ansiosi, o verso il passato se siamo più inclini alla nostalgia. Le rune, però, permettono di far interagire i due emisferi cerebrali, lavorando in sincronia: l’emisfero destro percepisce ciò che arriva dal nostro inconscio, mentre l’emisfero sinistro elabora tutto a livello conscio.
Le rune, inoltre, non sono solo un antico sistema di scrittura usato dalle popolazioni scandinave, ma anche uno strumento di divinazione che abbraccia temi affascinanti come la spiritualità, l’esoterismo, il paganesimo, la magia, la storia e la letteratura norrena. La spiritualità è intesa come un interesse verso tematiche che vanno oltre i sensi fisici; l’esoterismo descrive una dottrina utile per entrare nella sfera profonda dell’animo umano; il paganesimo rappresenta una spiritualità eco-centrica, in cui la natura è al centro del mondo, come sostenevano il filosofo Baruch Spinoza e l’eretico Giordano Bruno. La magia, invece, non va intesa come superstizione o fantasia, ma come una disciplina che aiuta a essere in armonia con le energie dell’universo.
Le rune, considerate dai norreni un dono degli dei, non perché donate da Odino all’uomo, ma perché sono uno strumento per parlare con gli dei stessi. Il libro esplora anche la storia, le usanze e i costumi della popolazione vichinga, così come la letteratura dell’Edda poetica e in prosa. Vengono trattati miti come la creazione, gli dei Odino e Thor, le Valchirie, il Valhalla, e Yggdrasil, l’albero cosmico che regge i nove mondi della cosmogonia norrena.

La divinazione con le rune diventa quindi un percorso di crescita personale e spirituale. Le rune rappresentano simboli che esprimono archetipi dell’inconscio, che, come spiegava Jung, costituiscono la base dei nostri istinti e condizionano i nostri comportamenti quotidiani. In sintesi, le rune rappresentano il mistero di un antico alfabeto i cui simboli vivono ancora dentro di noi e ci aiutano a comprendere le forze che influenzano la nostra esistenza.
Questo libro si distingue da un comune testo di filologia germanica per il suo approccio che unisce riferimenti storici con fonti attendibili, basate su ricerche di studiosi con cattedre universitarie o di fama mondiale, e per l’analisi dei fondamenti logici a sostegno della divinazione. Si esplorano le teorie di Gustav Jung e i contributi di premi Nobel della scienza moderna come Wolfgang Pauli ed Erwin Schrödinger, parlando scientificamente della realtà spirituale, come insegnato dall’antroposofia.
Quando si fa divulgazione, è essenziale mantenere credibilità e onestà intellettuale, specialmente affrontando temi come spiritualità, esoterismo e divinazione. Senza argomenti logici a sostegno, si rischia di relegare le rune a strumenti legati a fattucchiere, pseudo-maghi, indovini o ciarlatani mossi da interessi economici. Credibilità, onestà intellettuale e una forte curiosità sono sempre stati i miei principi guida. In molti libri sulle rune non viene dedicata alcuna pagina ai fondamenti logici, assumendo che chi si avvicina a questo argomento ci creda senza bisogno di approfondimenti razionali. Tuttavia, è importante non trascurare mai il metodo scientifico, anche quando si trattano materie spirituali, come sostenuto dal padre dell’antroposofia, Rudolf Joseph Steiner.
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