Perché questa passione per le RUNE?
Tutto risale ad alcuni anni fa in un momento di forte crisi spirituale. Di Marco iniziò a farsi delle domande che prima o poi tutti si pongono nella vita: Chi sono? Cosa faccio qui? C’è qualcosa dopo la morte?
Resosi conto che il Cristianesimo non dava le risposte di cui aveva bisogno, intraprese vari sentieri spirituali: dal Buddismo all’Advaita Vedānta, dallo Sciamanesimo alla spiritualità dei Nativi Americani. Ma in ogni percorso c’era sempre qualcosa che non convinceva appieno, mancava sempre la stessa cosa. Quindi iniziò una serie di viaggi in Europa, in luoghi posizionati sulle Ley Lines, teorizzate dall’archeologo e scrittore inglese Alfred Watkins. In questi luoghi ci si sente veramente bene perché tutti hanno un elemento in comune: una forte spiritualità pagana ed ecocentrica.
Di Marco si riconobbe in questo sentiero e decise che era quello che faceva per lui!
Cercava una spiritualità con una visione del Divino immanente nella Natura, come la vecchia Religione della Dea Madre, o come quella dei primitivi. Quando ne parlava con qualche amico suscitava un po’ di ilarità e i suoi interlocutori gli facevano notare quanto “non fosse a posto” o che era “fuori di testa”. In realtà è una persona molto razionale, curiosa e caparbia.
E allora perché le RUNE?
Una sera, durante una passeggiata con la moglie per le vie di Verona, si fermò davanti ad un negozio di Esoterismo e in vetrina c’era un sacchettino di velluto bordeau da cui uscivano delle pietre nere di ematite con degli strani segni sopra: erano le RUNE!
In quel momento sentì un forte richiamo, come quando qualcuno si ferma davanti a una bancarella di cristalli, non acquista ciò che gli viene offerto dal commerciante ma acquista quello da cui viene attratto e quindi “chiamato”.
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