Ivan Valbusa

Ivan Valbusa

Ivan Valbusa (Verona, 1978) è Dottore di Ricerca in Filosofia. Ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona e si occupa da anni di temi di carattere teoretico, legati al rapporto tra scienza e filosofia. È autore della monografia La forma dell’enciclopedia (Verifiche, Trento 2008) sul pensiero di J.H. Alsted e di vari saggi su Bonaventura, Leibniz, Wolff, Bentham, Peirce e Jaspers. Si interessa di filosofia della tipografia (Per un’ontologia etica del libro, «Verifiche» 44, 2015; L’etica del libro tra forma e contenuto, nel volume a cura di G. Erle, Alla ricerca di un ethos tra mente e corpo, Verona 2016), e ha implementato estensioni per il linguaggio LaTeX (su «Comprehensive TeX Archive Network»). Più recentemente, ha pubblicato i saggi Processo e prodotto. Il caso paradigmatico dell’omeopatia («Intersezioni» 2, 2018) e L’enciclopedia terapeutica di san Bonaventura («Rivista di filosofia neoscolastica» 4, 2017). Negli ultimi dieci anni ha tenuto insegnamenti di “Logica” per il Corso di Laurea in Filosofia e “Logica e filosofia della scienza” per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Verona.

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    Karl Jaspers. Tra filosofia e scienza

    Il prezzo originale era: €16,00.Il prezzo attuale è: €15,20.

    di Ivan Valbusa

    Al di là della molteplicità degli interessi, l’intera opera di Karl Jaspers appare animata dall’idea di fondo che scienza e filosofia sono legate da un intreccio indissolubile, pena la morte di entrambe: come non si dà filosofia contro la scienza («chi desidera la filosofia […] desidera anche la scienza»), così non si dà nemmeno filosofia al di fuori della scienza («le scienze costituiscono inevitabilmente il campo in cui deve orientarsi ogni filosofia che voglia pensare secondo verità»). In tal senso, attraverso l’esame critico dei testi più significativi del pensatore di Oldenburg e il confronto con alcuni temi centrali dell’epistemologia classica e contemporanea, il libro intende mostrare come solo un dialogo consapevole, sereno e non ideologico tra le due discipline possa scongiurare ogni forma di scientismo da una parte o di dogmatismo dall’altra.
    Il presente lavoro si rivolge, in primo luogo, a quegli scienziati che nella loro pratica hanno incontrato i limiti della scienza e si sono interrogati su questioni di senso: gli scienziati che, più o meno consapevolmente, si sono fatti filosofi. Avrà raggiunto un buon risultato se riuscirà a offrire loro ulteriori spunti di approfondimento e di ricerca. In secondo luogo, è rivolto anche a quei filosofi che o non conoscono Jaspers, oppure lo ritengono un profeta dell’antiscienza e del pensiero olistico: la speranza è, in tal caso, quella di restituire la complessità della sua ricerca filosofica, superando le facili semplificazioni storiografiche del momento.

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