Peso | 0,50 kg |
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Dimensioni | 14 × 21 cm |
Rilegatura | Brossura |
Anno di pubblicazione | 2023 (seconda edizione) |
Pagine | 356 |
ISBN | 9788864647340 |
Clara Weber
di Salvatore Carachino
Al giovane professore Lucilio Corradi che assiste per lunghi giorni in ospedale il padre viene chiesto dal primario di reparto e attore dilettante di collaborare nella ricerca di fonti per uno spettacolo sulla Grande Guerra. Dal suo incontro con l’infermiera Clara si sviluppa una storia che assume un forte valore simbolico a specchio del dramma che deve essere rappresentato. Donna contesa da uomini molto diversi per formazione e carattere, orizzonte di sogni e tormento di una memoria senza pace, lei, accettata dalla compagnia teatrale come corista e comparsa, segue Lucilio con attori e attrici in escursioni mirate sui luoghi dell’epopea alpina.
Racconti di impressionanti operazioni belliche compaiono in situazioni diverse, parte in originale e parte come adattamento. Si aggiungono brevi scene delle prove e momenti culminanti della prima recita. Due capitoli interi sono dedicati alla sorpresa strategica di Caporetto e alla tragica ritirata sul Piave. Ai fini di una narrazione unitaria, di una continuità tra il vero e l’invenzione, dialoghi e riflessioni sulla materia tratta dalle fonti si intrecciano con i destini dei protagonisti e con la complessa evoluzione dei loro sentimenti.
L’autore ha cercato di armonizzare il rigore documentario con la fantasia onde assicurare credibile verosimiglianza a una vicenda romantica e appassionata, a una storia d’amore difficile e struggente nella quale l’evento tangenziale al racconto è presentato come recita evocante un passato collettivo doloroso e incancellabile. Personaggi a pieno titolo sono le montagne, in particolare la Tofana di Rozes e la Marmolada, ma anche la bella Verona, la città di Giulietta.
Oggi sulla Grande Guerra, l’evento più significativo della nostra storia nazionale anche per le tracce visive che le montagne hanno conservato, se abbiamo imponenti e fondamentali contributi storici, purtroppo quella che noi chiamiamo la letteratura dell’anima sembra sparita dalla scuola e ignorata dal grande pubblico. Il romanzo ha la sua motivazione profonda nel timore diffuso oggi di una perdita dell’identità collettiva, dei valori della memoria fondanti la vita associata. Ricordare la Grande Guerra, il conflitto che concluse con alto tributo di sangue il processo risorgimentale e nel contempo fu una sconfitta epocale per l’umanità, è come portarsi sugli altari sacri a interrogare gli eroi, tutti quei giovani che persero la vita per gli errori delle loro famiglie e delle loro patrie.
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