
Massimo Spiritini
Nato a Zevio il 25 agosto 1879, frequenta il Liceo Classico a Verona; laureatosi in lettere a Padova, si trasferisce in Olanda, dove trascorre otto anni di fervida attività, approfondendo le sue conoscenze letterarie e linguistiche e fondando a L’Aia una scuola dantesca, segno della sua volontà di diffusione della cultura italiana.
Tornato in Italia e nominato vice-console per meriti culturali, è professore in varie città, ricoprendo anche incarichi ministeriali a Marsiglia, dove viene inviato come regio consulente. Dal 1929 si stabilisce definitivamente a Verona e insegna lingua e letteratura francese a numerose generazione del Liceo Classico “Scipione Maffei”.
Collaboratore a giornali e riviste, traduttore e poeta, con la raccolta Le Grazie vince il Premio Nazionale Gastaldi 1952. Muore a Verona il 4 aprile 1963.
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Poeti del mondo
€55,00€52,00di Massimo Spiritini
Introduzione di Mirella Spiritini
“Massimo Spiritini tra le tante opere pubblicate teneva moltissimo alle traduzioni, come Poeti di Francia, Poeti stranieri, Poeti del mondo e Panorama della poesia mondiale. Discutevo molto con mio padre, perché io davo la preferenza ai suoi libri di poesie; infatti Versi è il titolo che ho scelto per una raccolta di sue poesie pubblicata nel 2010.
Affrontare la pubblicazione di una delle sue opere di traduttore mi pone anche innanzi un problema di scelta. Poeti del mondo esce nel 1939 come dimostra il contratto stipulato con la Garzanti. Dalle mie ricerche non risulta che ne sia rimasta copia, nè alla Nazionale di Firenze, nè in altre prestigiose biblioteche e neppure a Verona. Io lo ricordo bene quel libro: la copertina nella quale il cartone era foderato da una stoffa sottile color rosso scuro. Anche nella nostra casa, centrata da un aereo americano colpito dalla contraerea, quell’edizione è sparita. Tuttora si trova facilmente la ristampa del 1945, decisa dalla Garzanti, forse pensando ad una possibilità di successo, dato il momento favorevole per uno slancio verso una cultura libera ed aperta al mondo. Il mio papà ricevette le copie della seconda edizione, ma certo non andò a Milano; durante quella primavera era impegnato con capomastri e muratori a salvare quel che era rimasto della casa di Castelvecchio. Aveva dunque in testa altro che la poesia.
L’edizione del 1945 fece il suo corso, ma lo Spiritini, sistemate le faccende di famiglia, tornò a lavorare; nacque così il Panorama della poesia mondiale, edito da Bocca nel 1951. Questa raccolta contiene alcune delle liriche già pubblicate dalla Garzanti ed altre nuove, che erano rimaste nel cassetto. Quindi io mi trovavo di fronte ad un bivio: riprendere con copia anastatica il più noto Poeti del mondo, o privilegiare il volume del 1951 della casa editrice Fratelli Bocca.
Ho scelto Poeti del mondo e me ne assumo tutta la responsabilità. L’edizione del 1939 è interessante anche per una caratteristica del contratto: la firma dallo Spiritini è posta al seguito di questa frase: “L’autore dichiara di non essere di razza ebraica.”
Ancora: i nomi di battesimo dei poeti dovevano, ove possibile, essere tradotti in italiano. L’autore dovette subire poi un’altra costrizione: i testi poetici erano divisi in capitoli, uno per ogni lingua e sicuramente il traduttore aveva iniziato con i poeti francesi, seguiti dai belgi, dai tedeschi e dagli inglesi. L’editore volle dare la precedenza ai poeti tedeschi e nel 1945 non ripristinò l’ordine preferito dall’autore. Che il Massimo volesse partire dai poeti francesi è provato dal lavoro successivo Panorama della poesia mondiale: qui troviamo al primo posto i francesi ed i nomi di battesimo nelle lingue originali”
(Dall’introduzione di Mirella Spiritini Massari)
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Versi
€16,90€16,00di Massimo Spiritini
a cura di Mirella Spiritini Massari
Massimo Spiritini pubblicò in vita molte opere, fra cui soprattutto traduzioni dalle più varie lingue. Egli teneva moltissimo ai “Poeti del mondo”, integrati poi da “Panorama della poesia mondiale”. Il presente volume raccoglie una scelta di testi divisi in sezioni, che corrispondono alle raccolte di cui portano il titolo. Alcune liriche risultano ripetute nei vari volumi, evidentemente perché ritenute dall’autore più valide. Sono qui conservate nella posizione cronologicamente corretta, perché si collochino nella temperie spirituale in cui presero vita.