Peso | 0,30 kg |
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Dimensioni | 14 × 21 cm |
Rilegatura | Brossura |
Anno di pubblicazione | 2019 |
Pagine | 135 |
ISBN | 9788864642840 |
L’opera di Arnaldo Ederle dal 1963 al 2018
di Michele Arcangelo Nigro
Quella di Arnaldo Ederle, recentemente scomparso, è stata certamente una della voci più coerenti e profonde della poesia italiana, come fatto rilevare da alcuni dei suoi più illustri amici e colleghi, che ne hanno, nel corso degli anni e con un’attenzione che mai è venuta meno, presentato e commentato l’opera.
Dagli esordi “sperimentali” degli anni ’60 del secolo scorso egli è venuto affrancandosi con consapevole celerità, approdando a una visione del comporre ispirata a un solidale, generoso umanesimo e, insieme, a una visione dell’arte — in lui favorita dagli studi musicali — per molti versi precorritrice di quel ritorno, per così dire, “al classico” che i maggiori tra gli studiosi di linguaggi e di estetica (da Chomsky al nostro Ferraris) registrano con attenta sensibilità.
Nel presente contributo si viaggia per oltre un cinquantennio di produzione, costellato da quei successi di critica che il riserbo dell’Arnaldo ha sempre curato di ostentare e che è sembrato al suo autore mettere in debita evidenza.
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