Peso | 0,20 kg |
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Dimensioni | 14 × 0,5 × 21 cm |
Rilegatura | Brossura (con alette) |
Anno di pubblicazione | 2021 |
Pagine | 140 |
ISBN | 9788864646664 |
Riflessi di una ricerca
a cura di Michele De Beni e Slavi Snoj
Un modello non spunta all’improvviso. È frutto di una lunga trama di paziente cucitura e ricucitura. Idee e azioni si snodano e si riannodano per ritrovare punti di intersezione che costituiranno poi gli architravi di un edificio prima solo abbozzato e che ora, consolidato nelle sue parti, si erge in tutta la sua bellezza. Un vero modello educativo deve poter parlare e servire perché altri se ne avvantaggino. Esso sgorga da una passione che sempre si rinnova. È frutto di un amore generativo.
Le narrazioni degli educatori che lavorano nella “Raggio di sole”, così come le testimonianze offerte da genitori e da bambini che in passato hanno potuto vivere l’esperienza di questa scuola, ci hanno fornito un interessante quadro esperienziale attraverso cui si è cerato di individuare un primo articolato quadro interpretativo del modello educativo a cui la scuola si ispira.
Non vi trovi qui l’esasperata competizione di chi vuol arrivare per primo o dominare gli altri, ma piuttosto quella sana competizione dove non tanto si gareggia per sè o per il proprio tornaconto quanto per il bene collettivo. In questo sforzo, non sempre facile e coerente con le ispirazioni ideali che lo sostengono, vi scopri l’ineffabile trama di un commovente gioco comunitario di chi riesce ad “amare per primo”.
Urša Lamut, storica e pedagogista, dottore in sociologia, docente di Metodologia della ricerca e di Analisi dei dati qualitativi alla Facoltà di Scienze dell’Informazione (Novo Mesto).
Nonostante le molte limitazioni di questa indagine, lo sforzo di offrirne alcune evidenze pratiche può esser un buon punto di partenza per aprire a nuove domande e analizzare più in profondità alcuni punti-forza della scuola “Raggio di sole”, come quelli legati alle capacità cooperative, empatiche e prosociali che emergono dai comportamenti dei suoi educatori, dimensioni oggi considerate rilevanti anche per il successo e l’innovazione nel campo sociale e lavorativo.
Paula Luengo Kanacri, professoressa di psicologia all’Università Cattolica del Cile; membro della “Comisión Nacional Científica y Tecnológica” del Ministero dell’Educazione del Cile.
Dobbiamo creare un’atmosfera diversa nella società. Pertanto, si dovrà incoraggiare la benevolenza, la gentile accoglienza degli altri, compresi gli estranei, la cooperazione e l’assistenza reciproca, e il rispetto per gli interessi e il benessere delle generazioni future. Molti insegnanti lavorano in questo modo e tu -giorno dopo giorno- già svolgi molto lavoro prezioso. Ma questo è ciò che deve fare la maggioranza.
Jože Trontelj
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