Peso | 0,20 kg |
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Dimensioni | 14 × 21 cm |
Rilegatura | Brossura |
Anno di pubblicazione | 2006 |
Pagine | 200 |
ISBN | 9788889480878 |
Rischio. Una parola pericolosa
di Lorenzo Migliorati
Rischio. Una parola pericolosa.
Ma che cosa rappresenta veramente il rischio? Si confonde e si sovrappone al pericolo come sembra sostenere, a volte, il senso comune? È sempre e solo un elemento accidentale da evitare, gestire, casomai, trasferire ad altri, come sostiene la radicata tradizione razionalistica moderna?
Quel che è certo è che, rischiando, è possibile otte3nere risultati maggiori di quelli che si potrebbero ottenere senza rischiare nulla. È questo un ribaltamento concettuale per il quale il rischio non è solo un fattore destabilizzante delle relazioni, ma assolve una qualche funzione sociale positiva per l’attore, sia esso individuale o collettivo.
A partire da uno scavo attorno ai concetti di rischio e di pericolo e da una ricostruzione della parabola storico-sociale dell’idea di rischio, a cavallo tra società della tradizione e società moderne, tra rappresentazioni sociali dell’eroe e dell’imprenditore, tra comunità e società e tra organicismo e individualismo, il volume cerca di dare una risposta a tutti questi interrogativi e gettare una luce diversa su una delle rappresentazioni più affascinanti della cultura.
Troppo spesso guardato con sospetto e trattato come un elemento destabilizzante nello svolgersi ideale degli eventi, il rischio è, invece, un efficace indicatore di importati dinamiche del mutamento sociale. A patto che venga osservato come una categoria neutra che la cultura informa di significati simbolici e di rappresentazioni sociali divisive.
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